venerdì 29 maggio 2020

Step #16 Un protagonista...


Colonnello Fiore, ho qualche dubbio sul funzionamento di alcuni organi del paracadute Freri ed in particolare del sistema di tranciamento.
Perciò ho deciso di provarlo io stesso domattina.
Nel caso di esito sfavorevole ritengo che si dovrebbe portare il comando dell'apertura più verso il centro, oppure sostituirlo con un anello da tirarsi colla destra, come sul tipo Irving. Nel complesso il paracadute è buono ma il suo prezzo per la nuova serie di 1000 dovrebbe essere ridotto a Lire 7.000
                                                                                                                  Alessandro Guidoni.

Biglietto scritto da A.Guidoni 
per il colonnello Fiore.[*]

                                                                        Questo biglietto fu trovato dal colonnello Amedeo Fiore, capo della divisione aeromobili del genio aeronautico, sul suo tavolo da lavoro la mattina del 27 aprile 1928.


Il mittente era Alessandro Guidoni, a quell’epoca già generale capo del Genio aeronautico, che volle portare avanti un collaudo sapendo che non avrebbe avuto l’esito sperato.





Guidoni nacque nel 1880 a Torino, fin da ragazzo dimostrò un’eccezionale mente tecnica, a 23 anni si laureò in ingegneria industriale al Politecnico di Torino ed entrò nel corpo navale del Genio della Regia marina.
Dopo aver conseguito la seconda laurea in ingegneria navale e meccanica, per quanto marinaio, la sua passione era l’aviazione e decise di dedicarsi al volo. Nel 1923 passò all’arma azzurra e venne promosso al grado di generale, diventando comandate del Genio aeronautico.
Progettò e costruì una speciale versione idrovolante di un biplano e, ottenuto il brevetto di pilota, decise di collaudare la sua invenzione compiendo il primo volo italiano con idrovolante.


05/11/1911 Primo volo in Italia 
di un idrovolante.[**]
Egli sosteneva che gli ingegneri avrebbero dovuto collaudare i loro prototipi e non lasciare ad altri l’emozione di testare un loro personale progetto. Una convinzione che porterà avanti con coerenza e determinazione e che quella mattina del 27 aprile del 1928 gli costerà la vita.

Aveva lasciato il biglietto sopra citato la notte prima del collaudo del paracadute Freri, lo stesso ingegnere non era convinto del progetto e aveva parecchi dubbi sul suo funzionamento. Decise comunque di procedere col collaudo avvenuto nei pressi dell’aeroporto di Montecelio. L’esperienza ebbe esito negativo, le vele del paracadute non si aprirono e Gaudoni in caduta libera si schiantò al suolo.

Poche ore dopo aver letto le parole dell’ingegnere, il colonnello Fiore ricevette la notizia dell’incidente. Nel 1935 la cittadina nei pressi della base sperimentale venne battezzata Guidonia.
Alessandro Guidoni viene ricordato come uomo duro con se stesso, rispettoso dei suoi collaboratori e sempre pronto a svolgere il suo incarico. Come riconoscimento per la sua dedizione gli fu tributata la prima medaglia d’oro al valore aeronautico. Proprio dalle parole scritte per il colonnello possiamo capire la sua grandezza: pur consapevole del fallimento del collaudo fornisce le ultime indicazioni tecniche affinché un altro collaudatore, dopo di lui, potesse portare a termine la prova con l’esito sperato.



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