In questo periodo di emergenza, dovuto alla pandemia del Covid-19, anche un marchio prestigioso come quello Ferrari mette le proprie conoscienze e tecnologie a disposizione del paese. A Maranello si parla ancora di produzione e collaudi. Questa
volta le verifiche non saranno effettuate sulle autovetture ma su ventilatori e
respiratori polmonari.
Infatti nel reparto Costruzioni Sperimentali di
Maranello, dove prendono vita i prototipi delle vetture Ferrari, è stata
avviata la produzione in serie di valvole per respiratori polmonari e raccordi
per maschere auto-ventilanti.
L’azienda automobilistica ha quindi deciso di riconvertire
le sue linee produttive per collaborare con la SIARE Engineering International Group:
azienda bolognese leader nella produzione di ventilatori elettronici e
apparecchiature per la rianimazione e terapia intensiva.
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Valvola respiratore made
Ferrari pronta
per la verifica da parte della Siare.*
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Sarà quindi la Siare a occuparsi dei collaudi delle apparecchiature
appena prodotte; queste, una volta superati i test, verranno poi distribuite della
Protezione Civile in diversi ospedali e i ventilatori col cavallino rampante
popoleranno le terapie intensive della penisola.
A rispondere all’appello non è stata solo l’industria
Ferrari, ma son tante le case automobilistiche che mettono a disposizione stampanti
3D e altre apparecchiature per produrre anche singole componenti di ventilatori
polmonari nella lotta contro il virus.
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Esempio di manichino-robot.
Prova di un ventilatore
polmonare.**
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Prima della distribuzione e dell’uso nei reparti
ospedalieri, i dispositivi vengono sottoposti al collaudo: per effettuare i
test si utilizzano i simulatori di pazienti, meglio conosciuti come
manichini-robot.
Questi sono in grado di riprodurre effetti e reazioni identiche a quelle prodotte da un paziente sottoposto a respirazione artificiale.
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***Prime prove sul respiratore che può assistere due persone. |
Di recente all’ospedale di Sant’Orsola di Bologna è stato
testato il primo moltiplica-respiratori: un ventilatore capace di assistere due pazienti. Il collaudo, avvenuto dopo 72 ore della realizzazione del
prototipo ha confermato il corretto funzionamento del dispositivo, adesso la
regione Emilia-Romagna potrà impiegarlo negli ospedali delle province maggiormente
colpite dal Covid-19 per far fronte all’emergenza.
In questo articolo de "La Repubblica" trovate le parole di Marco Ranieri inventore e collaudatore dei moltiplica-respiratori.
Riferimenti:
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