mercoledì 29 aprile 2020

Step #12 Il collaudo del primo paracadute.


Il mondo è pieno di testimonianze che esprimono il desiderio e il sogno dell’uomo di volare. L’esplorazione del cielo risiede nella mente umana fin dai tempi più remoti.

L’uomo, sognando la libertà del volo, iniziò a pensare un modo sicuro per poter tornare a terra senza troppe difficoltà. Si dovette aspettare però il 1600, secolo in cui comparvero i primi prototipi di paracadute nell’Europa rinascimentale.

Nel libro Machinae Novae di Faust Vrančić (Fausto Veranzio) pubblicato nel 1616 troviamo un abbozzo di paracadute: L’homo volans. Il disegno raffigura un uomo legato a un pezzo di tela rettangolare sorretto da quattro funi di uguale lunghezza.

Homo volans, Machinae Novae,
Venezia, 1616[*]
Dopo aver esaminato gli schizzi grezzi di Leonardo da Vinci, Veranzio si preoccupa di progettare il suo paracadute. A differenza del prototipo presentato dallo scienziato toscano, che rimase solo una linea abbozzata, quello di Faust Vrančić possedeva caratteristiche simili a quello utilizzato ancora oggi.

Il suo, è stato definito il primo paracadute funzionante della storia perché lo stesso inventore decise di collaudarlo, voleva verificare il corretto funzionamento e la sua resistenza ma soprattutto con questo callaudo voleva assicurarsi la paternità dell'invenzione.
Dopo aver costruito il suo progetto, nel 1617 a più di 65 anni di età, decise di testarlo saltando dal campanile di San Marco a Venezia, e tutto andò per il verso giusto. Questo evento si pensa sia stato raccontato trenta anni dopo da John Willikins nel suo libro “Matematica magia o, le meraviglie che possono essere eseguite dalla geometria meccanica“ ( Londra 1648), anche se l'autore non fa un riferimento diretto a Veranzio.

Le poche testimonianze dell'accaduto mostrano che già nella tecnologia rinascimentale il collaudo ricopriva un ruolo fondamentale.
Era considerato la parte più importante della creazione di un progetto prima di poter essere definito compiuto. 



Riferimenti:
[*]Fonte immagine.

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