Eccoci
qua. Siamo arrivati alla conclusione di questo percorso.
L’intento
di questo blog è stato quello di scoprire tutto ciò che riguarda l’azione del
collaudare, la sua storia e le sue caratteristiche sotto tutti i punti di vista.
Siamo
partiti dal significato letterale del verbo, dalla sua etimologia e, attraverso
la traduzione nelle principali lingue del mondo, abbiamo individuato quando
l’azione è comparsa per la prima volta in una determinata lingua. Per concludere
la descrizione del verbo abbiamo scelto un immagine simbolo che lo
rappresentasse e uno spot pubblicitario che avesse questo come tema centrale.
Abbiamo
ripercorso la storia della nascita della parola e poi ci siamo addentrati nella mitologia scoprendo che il collaudo era presente già nelle botteghe artigiane e
nelle fucine dei fabbri fin dai tempi più antichi. Nonostante il suo legame con
l’attività pratica e tecnica siamo riusciti a trovare l’azione sia in un testo letterario che in poesia scoprendo che il significato latino non è così tanto
lontano da quello principale.
Attraverso
alcune fonti abbiamo ricostruito la storia della tecnologia e all’interno di
questa siamo andati a ricercare il significato dell’azione in questione. Partendo dal mondo antico abbiamo analizzato il collaudo nella società romana; i Romani infatti, ritenuti
migliori ingegneri e costruttori, collaudavano qualunque cosa: acquedotti,
ponti, strade e tutte le costruzioni di ingegneria civile e urbana e grazie ad
alcuni scrittori del tempo siamo riusciti ad avere importanti documenti.
Dal
periodo antico ci siamo spostati al rinascimento e abbiamo analizzato
l’evoluzione delle tecniche di collaudo avvenute nell’arco di un millennio. Le
prime invenzioni nell’Europa rinascimentale vengono ricordate anche per gli
eccezionali collaudi effettuati generalmente dagli stessi inventori, come per esempio
il primo paracadute collaudato da Faust Vrančić nel 1617 a Venezia.
I
collaudi nella storia non sono sempre raccontati da scrittori o riportati in
documenti scritti, ma spesso sono protagonisti anche di opere d’arte o di
sequenze cinematografiche che contribuiscono a sottolineare l’importanza
del collaudo.
Per
quanto riguarda la storia abbiamo poi analizzato il settecento, il progredire
della scienza nel secolo dei lumi ha stravolto la vita quotidiana. Ci siamo
soffermati in particolare sui fratelli Montgolfier: questi hanno effettuato ben
tre diverse tipologie di collaudo alla loro mongolfiera prima di ottenere la
paternità dell’invenzione del primo aerostato capace di trasportare equipaggio umano.
Mentre per l’ottocento abbiamo ricordato la locomotiva a vapore di Stephenson e il
tragico collaudo con la ‘Rocket’ della linea Liverpool-Manchester che segna
la nascita della grande rete ferroviaria britannica.
Nel novecento invece cambiano gli orizzonti e si dà il via alla conquista dello spazio.
Abbiamo descritto i tragici collaudi relativi alle missioni Apollo1 e Sojuz1 che
costarono la vita ad alcuni astronauti. Abbiamo scelto poi un protagonista
e abbiamo raccontato la sua storia: Alessandro Guidoni, comandante del Genio
aeronautico che perse la vita durante il test di un paracadute.
La
nostra indagine si è poi scostata dalla storia, abbiamo formulato un
abbecedario per il verbo, e consultato fatti di cronaca. Inoltre abbiamo
analizzato la presenza dell’azione anche nella medicina e nella ricerca e
abbiamo capito la sua importanza in un periodo particolare come quello del covid-19.
Anche
la scienza applicata è strettamente legata al collaudo, abbiamo scoperto il suo
legame con l’ingegneria, dopo di che abbiamo analizzato i materiali che vengono
utilizzati in particolari collaudi.
Siamo
andati a ricercare i brevetti delle menti geniali che hanno contribuito
all’evoluzione di alcune tecniche per poi approdare con la nostra
ricerca nel futuro: un’invenzione che rivoluzionerà il mondo del collaudo e che
abbiamo voluto pubblicizzare. Infine abbiamo individuato alcuni concetti fondamentali
che attraverso una mappa potessero descrivere brevemente i principi che
regolano l’azione del collaudare.
In
questo modo ho voluto ripercorrere quella che è stata la ricerca di questo
verbo, i temi trattati e le conoscenze acquisite. Il mio percorso termina qui,
con la consapevolezza che anche in futuro nella storia della tecnologia ci sarà
ancora spazio per il verbo collaudare.
Grazie
per l’attenzione,
Anna
Loddo